Comunitá

Parrocchia Santa Maria Della Speranza
Il terremoto del 1980 che ha interessato Irpinia e Basilicata ha lasciato migliaia di famiglie senza abitazione sopratutto nella città di Potenza.
Inizialmente l’emergenza abitativa fù tamponata con l’ utilizzo di tende, roulottes e containers, sostituiti nel 1982 da prefabbricati donati dalle regioni dell’Italia Settentrionale. Il terreno sul quale fu sviluppata l’area dei prefabbricati era di proprietà del Capitolo Cattedrale di Potenza, il quale donò in comodato d’uso gratuito al Comune i terreni per installare i prefabbricati che resero questo terreno agricolo un nuovo agglomerato urbano a cui fu dato il nome “La Cittadella” di contrada Bucaletto. Questi terreni furono poi espropriati dal comune di Potenza, ma a ricordo di questa donazione da parte della Chiesa potentina oggi la pizza centrale di Bucaletto è intitolata al Vescovo di allora, Mons. Vairo.
Nei 720 prefabbricati ritrovarono finalmente una casa altrettante famiglie terremotate, nella speranza di vedere a breve una soluzione definitiva con la costruzione di vere e proprie case. Il primo prefabbricato ad essere impiantato fu quello della chiesa, situato nel punto centrale e più alto della zona, attorno al quale a mò di anello si sviluppò l’intero quartiere. Il nome scelto per la chiesa fu Santa Maria della Speranza, nome che racchiude lo spirito di quel tempo doloroso e difficile ma ricco di attesa fiduciosa per il futuro. La Cittadella prese presto le sembianze di una vera comunità, composta da un asilo nido, scuola materna, scuola elementare, centro sociale, consultorio, palestra, campi da gioco, ufficio postale, farmacia e attività commerciali di vario genere. Aldilà della questione prettamente abitativa si viveva un clima sociale di solidarietà, collaborazione e coesione. In breve la parrocchia è divenuta il centro attorno al quale ruotava l’intera comunità. Collante importante ed imprescindibile per la comunità è stato l’arrivo nel quartiere e nella regione tutta della Comunità delle suore della carità, meglio conosciute come di Maria Bambina.
Con il loro carisma hanno dato un incisivo segno nelle persone prima e, nelle famiglie poi, incarnandosi totalmente nel territorio e nel cuore di tutti sia dal punto di vista spirituale che pratico, vista la loro esperienza nelle corsie ospedaliere.
Nei primi anni le figure che si sono susseguite come parroci sono state i frati padre Giuseppe, padre Valentino Incampo e padre Raffaele Di Filippi. In questi anni la parrocchia si è animata di giovani, bambini e famiglie che trovavano risposte ed accoglienza seppure provenienti da realtà molto diverse e da momenti di difficoltà derivanti dal recente terremoto. Ognuno era coinvolto in qualche attività pastorale e non: catechismo, coro, centro estivo, teatro, laboratori creativi e manuali. Tra gli anni 1989 e 1990 la parrocchia è tornata ad essere amministrata dai sacerdoti diocesani.
Con questo passaggio i successivi sacerdoti furono inviati dalla diocesi ed il primo di essi fu don Michele Ruggeri, rimasto in carica fino al 2015. In questi 25 anni la parrocchia ha vissuto momenti altalenanti fino a periodi di totale deserto, dovuto alle prime assegnazioni di abitazioni realizzate per i terremotati in altre zone della città, smembrando di fatto il senso di comunità creato fino a quel momento. Il quartiere è divenuto zona di passaggio per altre famiglie con emergenza abitativa, non più terremotati ma giovani coppie, disoccupati ed extra comunitari; La Cittadella è divenuta la soluzione ad ogni tipo di emergenza sociale.
La buona volontà ed il senso di comunità di pochi sono serviti a mantenere in vita la parrocchia evitando che la luce della speranza si spegnesse definitivamente.
Nel 2015 è iniziata la riqualificazione dell’area della chiesa con l’abbattimento del prefabbricato e la collocazione temporanea di essa in alcuni locali messi a disposizione dalla scuola Primaria G. Rodari, già ricostruita. In quell’anno la parrocchia è stata seguita nelle sue funzioni essenziali da don Cesare Covino e padre Janvier Ague. Nel 2016 nuovo parroco è stato nominato don Giuseppe De marco che in pochi anni ha cercato di dare una nuova forma alla parrocchia nonostante le numerose difficoltà derivanti anche dagli ambienti pressocché inesistenti o di fortuna a disposizione.
A sorpresa, quasi in concomitanza con l’inaugurazione della nuova chiesa, avvenuta il 25 marzo del 2022, nel settembre del 2021 viene nominato nuovo parroco don Luigi Sarli, coadiuvato dal diacono don Salvatore Sabia. La combinazione di questi fattori, nuova chiesa, nuovi ambienti, nuove case e nuovo parroco ha dato nuova linfa alla comunità dovuta alla curiosità e all’interesse delle persone che risiedevano nel quartiere, in particolare dei giovani, determinando una nuova aria di speranza e gioia, testimoniata dall’avvicinarsi di famiglie giovani, anziani ed associazioni. Nel frattempo l’allora diacono don Salvatore è divenuto sacerdote assumendo la carica di vice parroco. Il cammino di crescita della parrocchia, appena iniziato sotto i migliori auspici, sarà certamente lungo ed impegnativo ma possibile se la comunità continuerà a crederci, ad impegnarsi sotto la protezione di Maria della Speranza.
Testo a cura di Rossana Penna e Stefania Fusco